La gallina va in Maremma
I bambini della III sezione dell’infanzia e della VA della primaria
lavorano insieme sulla storia
In occasione del primo
incontro, i bambini della III sezione hanno raccontato ai loro compagni della
primaria una storia tipica della tradizione maremmana, “La gallina va in
Maremma”.
Al termine del racconto,
tutti insieme si sono divertiti a drammatizzarlo, improvvisando una esilarante
scena teatrale.
C’erano due contadini che avevano un branco di galline, ma ce n’era una che non faceva mai le uova e i padroni se ne volevano disfare. La gallina allora decise di scappare e andare in Maremma. Cammina cammina incontrò una volpe. La volpe si avvicinò e disse: <Oh, stamani c’è proprio da sfamarsi bene!>.
Infine, i bambini, in coppie formate da un bambino grande e uno piccolo, hanno collaborato per realizzare le illustrazioni della storia.
C’erano due contadini che avevano un branco di galline, ma ce n’era una che non faceva mai le uova e i padroni se ne volevano disfare. La gallina allora decise di scappare e andare in Maremma. Cammina cammina incontrò una volpe. La volpe si avvicinò e disse: <Oh, stamani c’è proprio da sfamarsi bene!>.
Allora la gallina le disse:< Se ti accontenti di mangiare le ossa e la pelle che ho, altrimenti, se non hai fretta, quando ripasserò sarò più grassottella e mi mangerai>.
<Va bene> rispose la volpe e la lasciò andare.
La gallina riprese il cammino e, ormai stanca e priva di forze, arrivò finalmente in Maremma. Si mise a raspare un po’ di qua e un po’ di là, trovò tanta erbetta e fece una bella mangiata. Poi trovò tante belle lumachine e ancora tanta erba. Scese la notte e trovò un capanno per ripararsi. La mattina andava a raspare e trovava sempre tanto buon cibo. Così passarono i giorni e la gallina si rimise in forma. Un bel giorno si mise a fare le uova, ne fece dodici e si mise a covarle. Alla fine dei giorni, nacquero i pulcini, che diventarono grandi e belli perché avevano da mangiare ed erano contenti con la loro mamma.
Un giorno la chioccia disse: < E’ arrivato il momento di tornare in montagna, domani mattina ci sveglieremo presto e partiremo!>
C’era un campo di granturco, fece prendere a ciascun pulcino una pannocchia, come scorta di cibo.
C’era un campo di granturco, fece prendere a ciascun pulcino una pannocchia, come scorta di cibo.
<Reggetela bene, perché se la perdete non avrete nulla da mangiare durante il viaggio>, ma il più piccolo la perse subito.
Cammina cammina incontrarono di nuovo la volpe e quella, tutta contenta, disse:<Ma tu sei proprio la gallina che è passata di qui tanto tempo fa, è valsa la pena aspettare!!VI mangerò uno per uno>.
Poi guardò i pulcini e disse:<Cosa hanno in bocca?>.
Rispose la gallina:< Tutte code di volpe!>.
< E quello piccino perché non ce l’ha?>, chiese la volpe.
< Quello lì, vuole la tua!> rispose la gallina.
La volpe scappò a cento all’ora e non si rivide mai più.
Così, la gallina e i pulcini si rimisero in viaggio e arrivarono nell’aia. Quando i due contadini li videro, furono molto contenti e festeggiarono tutti insieme.
Durante il secondo incontro, i
bambini della VA hanno raccontato ai compagni più piccoli la loro versione
della storia, sulla quale avevano lavorato nei giorni precedenti, aggiungendo
dialoghi divertenti e modificandone il finale.
“La
gallina va in Maremma”… rivisitata dai bambini della VA
Molti decenni fa, dei contadini
mentivano alle mogli per andare al bar a giocare d'azzardo.
CONTADINO SI RIVOLGE ALLA MOGLIE : <Amo'
vo' a fa la spesa pe mi nonna, tanto è vecchia che i piedi gli funzionano come
il cervello de ‘na gallina >
LA MOGLIE :<Senti devi torna’ alle otto, sennò
ti impicco dalle finestra >
CONTADINO :<Amo’! sta’ calma vado>
IL NARRATORE: Intanto il contadino si
dirigeva al bar per giocare d'azzardo con gli amici
CONTADINO:<Ue! La mi moglie è noiosa,
negli ultimi giorni è ingrassata : è un baule .Me ne sono sposata una e ne ho
trovate due!>
NARRATORE :< Intanto la moglie si diresse
al bar per prendere un caffè e sentì il marito parlare male di lei.
LA MOGLIE RIVOLTA AL BARISTA :<Scusa me
presti ‘na padella?>
IL BARISTA :< Si, poi ridammela!>
IL NARRATORE :<La moglie si diresse al
tavolo dove si trovava il contadino e gli sbatte' sul capo la padella. Poi lo
mollò e se ne andò via>
IL CONTADINO <Amici mi potete ospitare da
voi in fattoria per un po' di tempo?>
AMICI <Okay! Basta che non ce dai
fastidio>
I CONTADINI <Sentite sta gallinaccia, non
depone più le uova, per me va eliminata>
UN CONTADINO <Prendo l'accetta: sgozziamola
!!!>
UN ALTRO CONTADINO <Facciamone
un brodo, tanto è bono.>
LA POVERA GALLINA CHE PENSA TRA SE <Porca
miseria, questi mi uccidono. Stanotte scappo >
IL NARRATORE <La gallina partì e si
incamminò verso la Maremma. Ad un certo punto incontrò una volpe.>
LA VOLPE <Ora si mangia, uhmmm che
fame!!>
LA GALLINA <Se vuoi mangiare pelle e ossa
accomodati pure, io al posto tuo aspetterei quando torno, sarò più cicciottella
>
LA VOLTE <Va bene, va’ pure >
IL NARRATORE <La gallina arrivò in una
stalla, ebbe molti pulcini e ingrassò: grazie al grano, all'erba e al frumento
>
LA GALLINA <Figli miei prendete una
pannocchia ciascuno e stringetela forte così nel lungo tragitto potrete
mangiare>
IL NARRATORE
<Il pulcino più piccolo lo fece cadere subito. Partirono ripercorrendo la
stessa strada che la gallina aveva fatto all'andata. Ad un certo punto
incontrarono la volpe>
LA VOLPE <ecco chi
si rivede. Ora vi mangio tutti, senza lasciare ossa >
LA GALLINA
RIFERENDOSI AI PULCINI <Mettetevi dietro di me !!>
LA VOLPE <Cosa
hanno in bocca?>
GALLINA<Tante
belle code di volpi >
LA VOLPE <Perché
il piccolo non ce l'ha?>
LA GALLINA <Perché
lui vuole la tua!>
La volpe iniziò a inseguirli, senza fermarsi,
affamata come era, non voleva
perdere un'occasione così buona. Ad un tratto
inciampò finendo in una pozzanghera. Un po' scossa dalla botta, si rialzò e
continuò ad inseguirli.
Alla gallina si tolsero delle piume che
finirono addosso alla volpe affamata, facendola adesso sembrare una gallina.
Corsero tutti per un lungo tempo, si fece
sera e arrivarono ad una stalla, molto più grande e bella di quella
dell'inizio.
La gallina venne accolta calorosamente,
mentre alla volte fu riservato ben altro trattamento: venne uccisa perché era
molto magra.
La gallina camminando per l'aia vide un bel
gallo, i due si fidanzarono, ebbero molti pulcini e vissero tutti insieme
felici e contenti.
Infine, i bambini, in coppie formate da un bambino grande e uno piccolo, hanno collaborato per realizzare le illustrazioni della storia.